Poltergeist (2015)

USA 2015
Titolo Originale: Poltergeist
Regia: Gil Kenan
Sceneggiatura: David Lindsay-Abaire
Cast: Sam Rockwell, Rosemarie DeWitt, Jared Harris, Jane Adams, Saxon Sharbino, Kyle Catlett, Kennedi Clements, Nicholas Braun, Susan Heyward, Soma Bhatia
Durata: 95 minuti
Genere: Horror

La trama in breve: La famiglia Bowen, trasferitasi in una nuova casa, comincia sin dalla prima notte a sperimentare all'interno dell'abitazione eventi paranormali, che coinvolgono in maniera particolare la piccola Griffin.

Questo è un po' l'anno dei remake e dei reboot, perchè purtroppo siamo entrati in una specie di circolo vizioso in cui le idee veramente geniali non vengono più sviluppate e ci si limita a riciclare, riavviare saghe finite da tempo e cose di questo genere. Se con "Mad Max: Fury Road" la questione è un po' diversa, con un film che migliora notevolmente l'impressione che avevo avuto della saga originale, "Jurassic World" e "Terminator Genisys" non riescono ancora a farmi venire la voglia di dare loro un'occhiata. Visto che poi il genere horror è bello che andato (anche se alla fine di questa settimana uscirà il miglior horror del 2014) soprattutto a livello di idee, ecco che si ricicla "Poltergeist", per molti un capolavoro di inizio anni '80, che a me in realtà alla visione che gli ho concesso non ha particolarmente entusiasmato. Mancato entusiasmo che però non vuol dire che non lo ricordi bene, il lavoro di Tobe Hooper sceneggiato da Steven Spielberg.

"Poltergeist", quello uscito una settimana e mezzo fa, non vuole omaggiare l'originale. Non ci prova nemmeno ad omaggiarlo a dire la verità. Si limita a copiarlo, riproponendo le scene in maniera molto molto simile all'originale, per non dire in maniera identica, concentrando un po' l'azione e velocizzando un po' il ritmo della pellicola. Ma per il resto, rispetto al precedente, ovviamente, il film non ha molto da aggiungere. Va dunque fatta una giusta riflessione per quel che concerne il senso di un remake del genere. E' ovvio che dal 1982 ad oggi, con 33 anni ormai passati, i tempi siano notevolmente cambiati. Ovviamente io non sono un anti-remake a tutti i costi, anzi, ci sono stati tempo fa dei remake che ho abbastanza apprezzato anche in confronto a dei buoni originali. Però se fare il remake significa fare un upgrade tecnologico al film e limitarsi solo a quello la cosa non mi sta per nulla bene: non basta aggiungere iPhone, iPad o attrezzature elettroniche sofisticate per contestualizzare temporalmente un film che nasce trent'anni fa e che ora viene ripreso in mano per essere rifatto. Per dire, una cosa del genere era successa con "Lo sguardo di Satana - Carrie", che quanto meno rispetto al capolavoro di Brian De Palma aggiungeva qualcosa a livello di sceneggiatura, pur non riuscendo per nulla nell'intento di omaggiare l'originale. Qui invece non c'è nemmeno quell'intenzione, anzi, la storia è addirittura più concentrata e più veloce dell'originale, come già detto.

A dirla tutta mi dispiace anche per quello che è il comparto attoriale della pellicola, che pur non essendo nessuno di essi presenti nella mia lista degli osservati speciali, solitamente li ho abbastanza apprezzati, per quel che vale la cosa. Sam Rockwell, ad esempio, riesce a risultare in questo film abbastanza simpatico, così come ho apprezzato anche Kyle Catlett, visto di recente anche in "Lo straordinario viaggio di T. S. Spivet", attore che ritengo piuttosto bravo e per cui vedo un buon futuro all'orizzonte. Brava anche la primogenita della famiglia, interpretata da una simpatica Saxon Sharbino e anche la piccola Kyle Catlett non se la cava malissimo. Ma nello schifo generale rappresentato da questo film, nemmeno delle buone performance recitative bastano a sollevarne le sorti.

Voto: 4

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