Ho ucciso Napoleone (2015)

Italia 2015
Titolo Originale: Ho ucciso Napoleone
Regia: Giorgia Farina
Sceneggiatura: Giorgia Farina, Federica Pontremoli
Cast: Micaela Ramazzotti, Libero De Rienzo, Adriano Giannini, Elena Sofia Ricci, Iaia Forte, Thony, Monica Nappo, Bebo Storti, Roberto Zibetti, Pamela Villoresi, Tommaso Ragno, Erika Blanc, Luce Caponegro, Alessandro Tuzzi
Durata: 89 minuti
Genere: Commedia

La trama in breve: Anita lavora come manager nella casa farmaceutica Fanelli, ha una relazione con Paride, sposato con due figlie, dal quale scopre di aspettare un bambino e di essere incinta di quattro mesi. Verrà licenziata il giorno dopo aver ricevuto una buona promozione e da quel momento, con l'aiuto di Biagio, segretamente innamorato di lei, comincerà a pianificare la sua vendetta verso coloro che l'hanno licenziata.

Avevo già detto tempo fa, in uno di quei post in cui analizzo le uscite al cinema della settimana, che questa commedia, con protagonista Micaela Ramazzotti, mi ispirava abbastanza. D'altronde in questi ultimi anni, seppur con risultati non proprio eccezionali, ma comunque abbastanza buoni, sembra che il genere un po' si stia risollevando. Possiamo portare come esempi il buonissimo "Smetto quando voglio" di Sidney Sibilia, il carinissimo "Noi e la Giulia" di Edoardo Leo oppure il più giovanile "Maicol Jecson". Se si escludono dunque le porcatone di Biggio e Mandelli o i cinepanettoni o i lavori di Ruffini, che quelli non sono nemmeno film, forse qualcosa di buono lo si può anche trovare in giro per il nostro bel paese.

"Ho ucciso Napoleone" conferma alla grande il trend intrapreso: la seconda opera alla regia di Giorgia Farina, già regista di "Amiche da morire" che non ho mai visto e che potrei recuperare, è una commedia brillante, che riesce, attraverso una buona costruzione dei personaggi a risultare accattivante e a tratti anche abbastanza divertente. La regista e sceneggiatrice Giorgia Farina poi è riuscita a mischiare alla commedia anche il genere giallo/thriller, con un colpo di scena finale che sinceramente non mi sarei mai aspettato.

ATTENZIONE PICCOLISSIMI SPOILER QUA E LA'

Il colpo speciale però è il personaggio di Anita, la protagonista: sarà che io ho da sempre una certa predilezione per i personaggi cinici, con poche emozioni, sarà che forse un po' sono, o vorrei essere, così anche io, ma Anita, interpretata per l'appunto da Micaela Ramazzotti, è qualcosa che forse va anche oltre il cinismo e il suo atteggiamento verso la vita lo vediamo bene sin dalle primissime scene. Nel corso del film questo suo cinismo scemerà un po', eppure, forse con una visione abbastanza pessimista della vita da parte della regista, ci viene fatto capire come, nel momento in cui Anita si lascia un po' di più trasportare dalle emozioni...... viene fottuta allegramente.

Per quanto riguarda le performance recitative io con gli attori italiani sono sempre un po' nel limbo, perchè anche quelli che mi piacciono, hanno sempre quel qualcosa che non mi convince mai appieno. La stessa Micaela Ramazzotti ancora non ho capito se è un'attrice che apprezzo o meno: mi piace molto la sua voce quasi da contralto, voce che non ho avuto modo di sentire nel doppiaggio italiano di "Her", avendolo visto in lingua originale. Ciò che di lei non mi convince è la sua espressività, che talvolta mi pare troppo spinta ed innaturale. Non mi sono piaciuti moltissimo invece i due coprotagonisti, interpretati da Libero de Rienzo, anche lui già visto in "Smetto quando voglio" e da Adriano Giannini, sentito come doppiatore del Joker ne "Il cavaliere oscuro", ma soprattutto visto nel disastroso film con Madonna, "Travolti dal destino" in cui interpretava l'uomo dal nome più ridicolo della storia, Giuseppe Cuccurullo!

Voto: 7,5

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