The Last Man on Earth - Stagione 1

The Last Man on Earth
(serie TV, stagione 1)
Episodi: 13
Creatore: Will Forte
Rete Americana: FOX
Rete Italiana: FOX Comedy
Cast: Will Forte, Kristen Schaal, January Jones, Mel Rodriguez, Cleopatra Coleman
Genere: Comedy

I film e le serie TV sul tema della sopravvivenza in un mondo post-apocalittico ormai sono all'ordine del giorno. Cose come "The Walking Dead", "Z Nation" sono diventate ormai serie di culto e a fine estate uscirà addirittura "Fear The Walking Dead", spin-off della più nota serie. In queste produzioni televisive l'uomo deve combattere per sopravvivere in un mondo in cui sembra non esserci più spazio per il genere umano. Ma che cosa accadrebbe in realtà se tutta la popolazione umana venisse letteralmente spazzata via da un non precisato virus e rimanesse un unico sopravvissuto, costretto a vivere da solo in un mondo deserto e desolato?

Questo è ciò di cui ci parla "The Last Man on Earth", serie comedy con protagonista Will Forte, che è anche produttore e scrittore di buona parte dei tredici episodi che compongono la prima stagione. Al contrario delle serie di sopravvivenza classiche, Phil Miller, questo è il nome del protagonista, risulta essere un uomo profondamente annoiato, solo nella cittadina in cui è nato, Tucson, dopo aver girato gli Stati Uniti per due anni in cerca di esseri umani ancora vivi. Presa coscienza del fatto di essere da solo prenderà possesso di una mega villa e si darà alla pazza gioia, giocando a bowling con le automobili, bevendo e ubriacandosi dalla mattina alla sera, dando fuoco a gigantesche piramidi di carta igienica. La cosa non potrà durare e lo porterà pian piano alla pazzia: memorabile è ad esempio la scena in cui prima denigra il protagonista di Cast Away per aver creato Wilson, per poi mettersi subito dopo a parlare con una ventina di palloni con facce diverse da lui appositamente disegnate.

I dubbi sulla serie erano tutti qui, per quanto mi riguarda: quanto può durare una serie con un unico protagonista che, fondamentalmente, fa l'imbecille dal mattino alla sera perchè non sa cosa fare? Ecco che qui arrivano in soccorso i primi incontri: presti si uniranno a lui prima Carol, con cui Phil si sposerà per poter far sesso con lei, poi Melissa e Todd, che nella parte centrale ci regaleranno le più esilaranti scene di odio gratuito di tutta la prima stagione. Infine si aggiungeranno anche Erica, Gail ed un secondo Phil Miller, omonimo del protagonista, infinitamente più attraente e muscoloso per le donne di questa piccola comunità.

E' già con l'arrivo di Melissa e Todd che il protagonista Phil si trasforma diventando meschino e manipolatore. Ha sposato Carol, ma Melissa è decisamente troppo più bella per non ottenere una scopatina con lei. Peccato che Melissa abbia solo occhi per "friggin' Todd", che non è certo l'uomo più bello e palestrato del pianeta. La meschinità di Phil raggiungerà ben presto livelli talmente alti da portare lo spettatore a provare quasi pena per lui. Così come porterà le donne della comunità ad odiarlo profondamente, tanto da ostracizzarlo mettendo sempre in evidenza tutti i suoi errori, anche quelli fatti in buona fede. E' in questo senso che Melissa diventa quasi insopportabile, addirittura facendomi ricordare una persona che conosco non molto bene, ma che odio nel profondo (e che abita proprio davanti a casa mia... ma che non leggerà mai questa recensione perchè non sarebbe in grado di comprenderla).

Se qualcuno aveva dubbi sulla buona riuscita di questa serie, stia tranquillo che non ne rimarrà deluso. Forse ha avuto qualche momento di stanchezza nella parte centrale, in cui ci si ferma troppo sui quattro personaggi e sulle mire di Phil verso Melissa, ma con l'arrivo delle due donne e del nuovo Phil Miller la stagione si riprende alla grande. Ma una cosa è certa: per tutta la sua durata le risate che regala non sono esagerate, ma sicuramente genuine e piuttosto goduriose.

Voto: 7+

Commenti

Post popolari in questo blog

Le spose di Dracula di Terence Fisher (1960)

Unbreakable Kimmy Schmidt - Stagione 1

Rambo di Ted Kotcheff (1982)