Solo gli amanti sopravvivono (2013)

Germania, USA, Regno Unito, Francia, Cipro 2013
Titolo Originale: Only Lovers Left Alive
Regia: Jim Jarmusch
Sceneggiatura: Jim Jarmusch
Cast: Tom Hiddleston, Tilda Swinton, Mia Wasikowska, John Hurt, Anton Yelchin, Jeffrey Wright
Durata: 126 minuti
Genere: Drammatico

La trama in breve: Adam e Eve sono due vampiri. Lui vive a Detroit e passa le notti a comporre musica, lei vive a Tangeri, in Marocco. Fanno coppia da secoli, ma vivono separati. Hanno però vissuto insieme secoli di storia, contribuendo in maniera decisiva allo sviluppo dell'umanità, verso cui però negli ultimi anni hanno sviluppato insofferenza e pessimismo.

Purtroppo i bei tempi in cui i vampiri erano degli spietati esseri soprannaturali, praticamente immortali, che per nutrirsi dovevano squartare persone innocenti in un vicolo sono finiti. I "vegan-vampires" ormai sono diventati una moda, grazie soprattutto alla saga di "Twilight", alla serie TV "The Vampire Diaries" (partita benissimo, ma che nelle ultime stagioni sta rasentando livelli ridicoli) e anche alla recente produzione penosa "Vampire Academy". Ci sta anche come tendenza e, anche se uno preferiva i bei vecchi tempi, è un'evoluzione che prima o poi sarebbe dovuta accadere, anche per dare nuovo lustro a dei personaggi che altrimenti si sarebbero appiattiti. Peccato che i risultati non siano sempre stati esaltanti.

Con "Solo gli amanti sopravvivono" però siamo davanti ad una coppia di vampiri-vegan, che si nutrono di sangue umano, sì, ma lo prendono corrompendo un ospedale, in modo da non prelevarlo direttamente dai corpi degli umani, o zombie come amano definirli i due protagonisti. Il modo in cui il loro vampirismo viene ritratto però questa volta mi è piaciuto abbastanza: lui, Adam, interpretato da Tom Hiddleston, è un musicista depresso che vive a Detroit, con tendenze all'isolamento personale e tendenze suicide, che passa le sue nottate a comporre musica che non fa mai ascoltare a nessuno; lei, Eve, interpretata da Tilda Swinton, vive a Tangeri in Marocco, assieme a un certo Christopher Marlowe e dei due sembra essere la più ragionevole e ben disposta verso la loro vita immortale.

Questi vampiri dunque sembrano abbastanza barbosi, eppure riescono ad affascinare lo spettatore, o per lo meno io. E anche se fossi l'unico a cui sto film è piaciuto, devo dire che sinceramente non mi sarei aspettato nulla di diverso viste le premesse. Talvolta i dialoghi possono sembrare inconcludenti o campati per aria, di scarso interesse più che altro, ma riflettono molto bene quelli che sono gli stati d'animo dei due protagonisti. Non sono nemmeno d'accordo con chi pensa che la lentezza e la noia la facciano da padrone: la narrazione non sarà certo delle più scorrevoli e veloci, ma a me non ha sicuramente annoiato, anzi, ha contribuito a creare questa aura di fascino attorno ai due protagonisti.

Il vero scossone il film lo riceve con l'ingresso in scena di Ava, la sorella di Eve, interpretata dalla sempre bellissima Mia Wasikowska, vampira che ha accettato in tutto e per tutto la sua condizione e non si vergogna a mostrare le sue tendenze. Sarà proprio la sua spregiudicatezza a mettere i due protagonisti davanti alla realtà dei fatti, che però non sono pronti ad accettare, di nuovo, dopo millenni. Jim Jarmusch con questo film è riuscito a ritrarre i due protagonisti in maniera non certo perfetta, ma comunque conferendo loro grande fascino, riesce quasi a farteli sentire vicini o simili a te.

Voto: 7

Commenti

  1. Io l'ho adorato. Elegante, raffinatissimo, ovviamente da vedere rigorosamente in lingua originale.
    Tom e Tilda coppia da urlo.

    RispondiElimina

Posta un commento

Quando commentate ricordate che si sta pur sempre parlando di opinioni, quindi siate educati. Apprezzo sempre una punta di sarcasmo, sarò il primo a tentare di rispondervi a tono.

Non sono in cerca di prestiti ultravantaggiosi, ma sono ben disposto verso le donazioni spontanee!

Post popolari in questo blog

Le spose di Dracula di Terence Fisher (1960)

Unbreakable Kimmy Schmidt - Stagione 1

Rambo di Ted Kotcheff (1982)