Domenica Cult - "The Truman Show"

Secondo episodio della mia personalissima rubrica domenicale riguardo il cinema "di culto", che parla di quei film che o, nel bene o nel male, hanno fatto la storia del cinema, o che, nel corso degli anni e di ripetute visioni da parte degli appassionati sono riusciti a raccogliere una ampissima schiera di fan al seguito. E' il caso del film che vi voglio proporre questa settimana, un film che fondamentalmente ha il merito, sopra tutti, di non darsi all'eccesso e alla banalità, ma di essere basato su un'idea. Una sola, semplice idea.


USA 1998
Titolo Originale: The Truman Show
Regia: Peter Weir
Cast: Jim Carrey, Laura Linney, Noah Emmerich, Ed Harris, Natascha McElhone, Holland Taylor, Brian Delate, Peter Krause, Blair Slater, Paul Giamatti
Genere: Drammatico


La trama in breve: Truman Burbank è da anni, fin dalla sua nascita praticamente, inconsapevole protagonista di uno show televisivo che tiene incollati allo schermo più di un miliardo di telespettatori in tutto il mondo. Ogni persona che lui incontra nella sua vita è un attore, facente parte di un cast accuratamente selezionato per far sì che la sua vita appaia il più normale possibile. Iniziando a sentirsi controllato, Truman inizia a insospettirsi e cercherà una via d'uscita dalla situazione in cui è immerso.



Questo film, nato proprio nel periodo in cui iniziavano a fiorire i primi reality show che ora impazzano nelle nostre televisioni e alcuni dei quali (soprattutto quelli lunghi come il "Grande Fratello", "L'Isola dei Famosi" e compagnia cantante) sono sempre meno reality. L'idea che la vita di un uomo possa essere un grandissimo, enorme e di grandissimo successo, show televisivo. Uno show in cui la vita di tutti, ma proprio tutti è controllata, di cui il protagonista è totalmente ignaro e tutte le persone con cui egli è in contatto sono "finte".


Un'idea assolutamente originale, che prende sicuramente le orme da "1984" di Orwell e che, grazie a un'interpretazione assolutamente di livello di Jim Carrey, riesce a diventare una perla del cinema contemporaneo. Jim Carrey, tra l'altro, in quel periodo conosciuto praticamente come attore esclusivamente comico, per la prima volta viene messo alla prova in un ruolo drammatico e i risultati sono stati davvero buoni.


In un film che riesce in poco tempo ad esplorare atmosfere di diversi generi, da quella della commedia, a quella drammatica, fino ad arrivare addirittura al thriller, nei momenti in cui al protagonista iniziano a venire i primi dubbi sulla reale consistenza della sua vita. Una visione amara di quello che da lì a poco sarebbe diventato un fenomeno mondiale, capace addirittura di controllare la vita delle persone.


Le interpretazioni riguardo a questa pellicola possono essere molteplici, le ho lette ieri su wikipedia (beh io la mia interpretazione ve l'ho data, le altre possibili potete anche andarvele a leggere). La più curiosa però secondo me è quella religiosa che vede l'intero cammino di Truman come un cammino verso l'illuminazione. Interpretazione curiosa quanto in realtà possibile, non essendo questo un film "univoco".


Voto: 8,5

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