Polisse

Francia 2011
Titolo Originale: Polisse
Regia: Maïwenn
Cast: Karin Viard, Joeystarr, Marina Foïs, Nicolas Duvauchelle, Maïwenn, Riccardo Scamarcio, Karole Rocher, Emmanuelle Bercot, Frédéric Pierrot, Arnaud Henriet, Naidra Ayadi, Jérémie Elkaïm
Genere: Drammatico


La trama in breve: Il film parla di una squadra di agenti di polizia di Parigi che si occupa della tutela dei minori, occupandosi molto spesso degli abusi che essi subiscono. Melissa, una fotografa, viene mandata ad affiancare il lavoro della squadra, per documentarlo e costruirne un dossier fotografico. Inizialmente osteggiata dal gruppo perchè vive ogni situazione con distacco, piano piano comincerà ad integrarsi nel gruppo, fino ad instaurare una relazione sentimentale con un componente della squadra.



Io non sono uno che cinematograficamente ha il palato fine. O per lo meno non mi ritengo tale. Mi piacciono alcuni tipi di film e non me ne piacciono altri, mi piacciono le tamarrate così come mi piacciono i film d'autore, senza seguire una qual si voglia regola. Ecco, secondo me questo Polisse, vincitore del Gran Premio della giuria al Festival di Cannes è un film per palati fini.


Potrebbe venire spontaneo il confronto con l'altro film che parla di polizia, l'italiano A.C.A.B., che però è molto più improntato verso l'essere un film d'azione. Questo Polisse invece vuole essere alla stregua di un film documentaristico, in cui si spiega la vita della squadra della polizia francese, concentrandosi oltre che sui casi di ogni giorno, sulle vite private dei protagonisti.


Una sceneggiatura e una regia talmente curate, con ritmi abbastanza lenti che vogliono cercare di spiegare ogni cosa, senza lasciare nulla all'immaginazione dello spettatore, per me risulta quasi privo di emozione. E' un film molto bello da guardare, ma è difficile, per quanto mi riguarda, innamorarsene.


Voto: 6,5

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