Memento

Dopo ormai più di una settimana dall'ultimo film visto, ecco che prosegue, prima dell'uscita di "Il cavaliere oscuro - Il ritorno", il mio tentantivo di recuperare, rivedere e recensire la non evastissima filmografia di Christopher Nolan, regista che con i suoi ultimi film mi ha fatto perdutamente innamorare del suo stile. In realtà i suoi film che non ho mai visto sono solo i primi tre, ma rivedersi anche tutti gli altri di sicuro non mi farà venire la congiuntivite.

Oggi è il turno di Memento, film di cui mi hanno parlato in molti, alcuni dei quali chiedendomi continuamente, sapendo la mia passione per i film, se l'avessi visto. Una visione che continuavo a rimandare, probabilmente senza alcuna giustificazione, trovando altri film che in quel momento forse mi interessavano di più.

USA 2000
Titolo Originale: Memento
Regia: Christopher Nolan
Cast: Guy Pearce, Carrie-Ann Moss, Joe Pantoliano, Mark Boone Junior, Jorja Fox
Genere: Thriller

La trama in breve: Leonard Shelby, a seguito di un incidente occorso a lui e alla moglie, ha un disturbo della memoria a breve termine che non gli permette di ricordare nulla di ciò che gli accade. Pe riuscire a vivere ha adottato un metodo che prevede l'uso di fotografie, post-it e addirittura tatuaggi sulla sua pelle, che gli ricordano le cose più importanti. Adottando questo metodo, Leonard vuole trovare ed uccidere l'assassino di sua moglie, causa dell'incidente che gli ha causato quel disturbo, per avere la sua vendetta.

Il film si muove principalmente su due binari seguendo una linea narrativa assolutamente anticonvenzionale ed originale. Per chi legge questo post e vorrà vedere questo film sappiate che, con quello che sto per scrivere, potrei rovinarvi il film, visto che la linea narrativa che viene seguita, pur essendo intuibile dopo un po' di scene, è il punto focale del film.

Il montaggio segue una narrazione degli eventi partendo dall'ultima scena in ordine cronologico, per poi, alla seconda scena, mostrare il primo evento in ordine cronologico, e così via, in modo di arrivare alla fine del film all'evento centrale, il punto focale dell'intera vicenda. Scelta assolutamente azzeccata, che fa rimanere smarrito lo spettatore, che, così come il protagonista, è costretto a mettere insieme i pezzi andando a ritroso negli eventi.

Questo gran film merita soprattutto per la cura con cui si svolgono le scene, niente è lasciato al caso (anche perchè sennò sarebbe decisamente un bel casino) e lo spettatore è costretto, così come il protagonista, a non perdersi nemmeno un pezzo.

Interpretazioni di alto livello per un film che, nella sua genialità, è destinato a rimanere un cult negli anni a venire.

Voto: 8-

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