Priest

Vampiri. Film tratto da Manhwa (fumetto coreano) ovviamente mai letto. Fa per me, pur non conoscendo niente riguardo al fumetto e pur sapendo che le mie aspettative sui vampiri spesso vengono deluse, dato che sono i miei esseri sovrannaturali preferiti. Questo invece ha i vampiri come antagonisti, una specie di contorno apprezzabile, anche se il fatto di essere vampiri non è rilevante. Basta pensare che nel fumetto sono angeli caduti gli antagonisti.

USA 2011
Titolo Originale: Priest
Regia: Scott Stewart
Cast: Paul Bettany, Cam Gigandet, Maggie Q, Karl Urban
Genere: Azione, Horror

La trama in breve: Successivamente ad una guerra secolare tra vampiri e uomini il mondo è oramai scomparso, sommerso da macerie. L'ultimo punto saldo dell'umanità è un Ordine religioso, che è riuscito grazie ai suoi Sacerdoti a combattere i Vampiri e a rinchiuderli in alcune fortezze. Tutto però cambia quando la nipote di Ivan Isaacs viene rapita da un gruppo di vampiri ribelli. Egli, contrariamente a quanto ordinatogli dall'Ordine, decide di andare alla ricerca della nipote scomparsa, iniziando una grande lotta contro i vampiri.

Sia chiaro che il film non ha grandi pretese. Quelle poche che ha però, tra le quali la rappresentazione del fumetto da cui è tratto, non vengono di certo disattese. Ciò che ne esce è un film che si fa guardare con un certo coinvolgimento, evidenziando alcuni punti di forza (non moltissimi) ed alcuni di debolezza. Innanzitutto il breve cartone animato che ci narra il preludio alla vicenda è un autentico gioiellino. Una grafica coinvolgente, con dei tratti alquanto spigolosi, che ci fanno entrare nella storia nel migliore dei modi possibili. In secondo luogo, l'ambientazione futuristica, ma simile ad un Vecchio West, in cui è ambientata la vicenda è resa in una maniera abbastanza piacevole.

Differente è la questione attori e personaggi rappresentati. Se Cam Gigandet è nella lista personale degli attori da me odiati (Volchek in O.C, colui che si permise di uccidere Marissa, e partecipazione in Never Back Down), che interpreta uno sceriffo, fidanzato della ragazza rapita, poco credibile agli occhi dell'intera popolazione. Anche Maggie Q, che invece adoro non tanto per particolari doti recitative, ma perchè mi piace tremendamente, nel film non ha nè un'acconciatura particolarmente sexy nè tanto meno si rivela particolarmente espressiva.

Nota di merito invece per Paul Bettany, che rende molto bene nei panni del tenebroso e mistetrioso Sacerdote ribelle e che già aveva dato modo di farsi vedere nel ruolo di cattivone ne "Il codice Da Vinci". Originale, mai vista e abbastanza carina la realizzazione dei vampiri, come bestie senza anima, senza volto e senza capacità di parola (tranne alcune rare eccezioni tra cui Black Hat, il cattivone di turno).

Una cosa particolarmente apprezzabile è la visione dell'Ordine Religioso protagonista della vicenda, come una specie di regime dittatoriale. Ininfluente invece la scelta dei vampiri come nemici, tanto che appunto, nell'originale del fumetto gli antagonisti sono gli angeli caduti. Film che si lascia guardare con discreto piacere, senza però di certo rimanere tra le migliori visioni cinematografiche dell'anno.

Voto: 6+

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