Alien 3 di David Fincher (1992)


USA 1992
Titolo Originale: Alien³
Regia: David Fincher
Sceneggiatura: David Giler, Walter Hill
Cast: Sigourney Weaver, Charles S. Dutton, Charles Dance, Paul McGann, Brian Glover, Ralph Brown, Danny Webb, Christopher John Fields, Holt McCallany, Lance Henriksen, Christopher Fairbank, Carl Chase, Leon Herbert, Vincenzo Nicoli, Pete Postlethwaite, Paul Brennen, Peter Guinness:, DeObia Oparei, Phil Davis, Niall Buggy, Hi Ching, Danielle Edmond
Durata: 110 minuti
Genere: Fantascienza, Horror


Dopo esserci occupati su questo blog di "Alien" e di "Aliens - Scontro finale", diretti rispettivamente da due nomi enormi della regia come Ridley Scott e James Cameron, oggi si parla di "Alien³" - perchè si sa che dopo il due viene il tre, il quattro vien da sè e non c'è cinque senza sei, ma se facciamo sette poi è un attimo che diventano otto - diretto niente popo di meno che da David Fincher, diventato in tempi più recenti uno dei mostri sacri del cinema thriller prima con film come "Seven" e "Fight Club", poi, per arrivare a tempi ancora più recenti, con "Gone Girl - L'amore bugiardo". Un terzo capitolo, questo "Alien³", che non nasce però sotto una buona stella: passano sei anni rispetto al suo predecessore per poterlo vedere nei cinema, ma questi sono sei anni di inferno. Uno dopo l'altro se ne vanno produttori e sceneggiatori fino a rimanere con David Fincher, fino ad allora regista di videoclip, visto un po' come ultima spiaggia per portare il film nelle sale.
Ad essere sincero una mia prima visione, avvenuta non molti anni fa, mi aveva parecchio deluso: ai tempi non mi informavo particolarmente su ciò che mi accingevo a guardare, così come neppure dopo la visione andavo ad approfondire, semplicemente perchè la cosa mi interessava relativamente. La delusione era arrivata particolarmente vicina allo schifo e prima di decidere di rivedere il film per questa rassegna, sono stato ancora più influenzato dalle cose che ne ho letto in tempi più recenti, con buona parte dei fan che lo hanno quasi all'unanimità definito come il film peggiore della saga di Alien - anche se penso che si siano dimenticati del fatto che c'è stato un altro seguito ben peggiore -, ma la sensazione che ne ho avuto all'ultima visione, avvenuta all'incirca una settimana fa, non è stata poi così terribile.
Il Tenente Ellen Ripley, sempre interpretato da una Sigourney Weaver sempre più protagonista della saga, persi tutti i suoi compagni sulla navicella a causa di un cortocircuito mentre si trovava in ipersonno, viene recuperata sul pianeta Fiorina "Fury" 161, abitato da una colonia penale formata principalmente da stupratori e serial killer che non possono in alcun modo avere a che fare con persone di sesso femminile. Qui Ripley sospetta che uno Xenomorfo si sia intrufolato nella sua navicella e ne ha ben donde quando scopre che uno di questi esseri viene partorito da un cane - assumendo le sembianze di un quadrupede - e iniziando a terrorizzare l'intera comunità di detenuti.
E' chiaro che una lavorazione così travagliata, per un film, si faccia sentire e anche parecchio, così come succede anche in tempi recenti a maggior ragione la cosa succedeva venticinque anni fa. Il film d'altronde presenta una serie di buchi di sceneggiatura non indifferenti, ma soprattutto perde, per buona parte della sua durata, tutto il mordente che la saga aveva acquisito nei due capitoli precedenti. Per quanto l'idea dello Xenomorfo cane non sia poi così malvagia, questa appare solo uno stratagemma per modificare un po' le sembianze del nemico principale dei nostri protagonisti, rendendolo potenzialmente ancora più temibile, ma finendo per far perdere fascino al personaggio. Nonostante tutti questi difetti però il film alla fin fine si lascia guardare e, soprattutto dal punto di vista tecnico in cui Fincher già dimostrava di saperci fare eccome dietro la macchina da presa, non mi è sembrato di trovarmi davanti al film pessimo che praticamente tutti hanno dipinto nel corso degli anni e anche di questi ultimi mesi in cui, moltissimi, hanno ripreso in mano la saga di Alien per prepararsi all'uscita di "Alien: Covenant".

Voto: 5,5

Commenti

  1. Fincher ha il merito di aver lanciato gli Xenomorfi ibridi (qui in versione canina, o mucca nella versione estesa del film), considerando il fatto che ha iniziato a girare senza una sceneggiatura, ha fatto un mezzo miracolo. Eppure Ripley è troppo arrendevole, il montaggio tagliato (da Walter Hill) con l’accetta ci fa perdere passaggi di trama fondamentali, e fare fuori Hicks e Newt è stato un errore madornale per la saga.

    Dopo due capolavori questo stona, però dici bene, il talento di Fincher si vede tutto, e non è un film poi così malaccio, malgrado i tanti difetti. Cheers!

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