ATOMIC DAY: Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba di Stanley Kubrick (1964)


Regno Unito, USA 1964
Titolo Originale: Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb
Regia: Stanley Kubrick
Sceneggiatura: Stanley Kubrick, Terry Southern, Peter George
Cast: Peter Sellers, George C. Scott, Sterling Hayden, Keenan Wynn, Slim Pickens, Peter Bull, Tracy Reed, James Earl Jones, Jack Creley, Frank Berry, Glenn Beck, Shane Rimmer, Paul Tamarin, Gordon Tanner, Robert O'Neil, Roy Stephens, Hal Galili, Laurence Herder, John McCarthy
Durata: 93 minuti
Genere: Drammatico, Commedia


Nel marzo del 1895 Wilhelm Conrad Röntgen scoprì la radioattività, radioattività che, in qualche modo, è anche il tema che la solita cricca di blogger, in versione molto ridotta causa latitanze varie - li andremo a cercare tutti uno per uno, statene certi! -, ha deciso di affrontare in questo day organizzato per questo mese. Una scoperta che ha rivoluzionato il mondo nel bene e nel male e che spesso e volentieri viene utilizzata al cinema sia per film d'autore, soprattutto quelli che hanno a che fare con la guerra e con il tema della bomba atomica - anche se non è che sia proprio la stessa cosa -, sia per quei cosiddetti disaster movie, in cui a causa di incidenti radioattivi vengono creati mostri o viene messa in pericolo una consistente fetta di umanità. Per quel che mi riguarda, la mia scelta in questo day è stata quella di recuperare "Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba", grandissimo classico del cinema di Stanley Kubrick e uno dei più grandi esempi di cinema satirico per quel che riguarda la seconda metà del ventesimo secolo. So bene però che, pur provandoci, faccio sempre abbastanza fatica a parlare dei grandi classici perchè ho paura seriamente di dire banalità che hanno un po' tutti già letto e già sentito nel corso della loro vita da cinefili, quindi spero vivamente, nonostante questa premessa, che non esca una recensione banale e già vista, ma di parlare del film nella maniera più sentita possibile. Che tanto anche se non lo ammettete lo sapete che sto parlando di un capolavoro!
Il film, uscito nel 1964, ipotizza un attacco nucleare da parte degli statunitensi come risposta ad un attacco nemico proveniente dall'Unione Sovietica. Salta già all'occhio, visto il periodo di uscita del film, come Stanley Kubrick, con questa pellicola, volesse scagliarsi contro il clima di tensione tra le due nazioni più potenti dell'epoca, clima di Guerra Fredda che rischiò più e più volte di sfociare in guerra vera, quella famosa guerra dopo la quale Einstein avrebbe predetto che la quarta guerra mondiale si sarebbe combattuta con le clave. Nel film sono moltissimi i riferimenti culturali a quel periodo, così come è evidente l'ironia che il regista vuole trasmettere al suo pubblico, ironia che si vede sia nei nomi dei protagonisti, sia nei loro comportamenti, che appaiono da una parte come se non fossero ben consci di ciò che stanno mettendo in atto, mentre dall'altra si gioca molto sul fatto che la guerra nucleare venga vista quasi come qualcosa di non rilevante, di non influente, di poco conto.
La bravura del regista - ormai arcinota a tutti a 18 anni dalla sua morte - sta proprio nel parlare di questo argomento dando al film un tono da commedia nera che arriva al pubblico con una certa facilità, ma che riesce comunque a far riflettere sul fatto di vedere la guerra come un'occasione per rigenerare il genere umano, magari basando il nuovo corso su teorie razziste che facilmente avrebbero potuto prendere piede in quell'epoca. Non è però solo "la bomba" ciò su cui si concentra Kubrick, ma anche sugli uomini e sulle loro paure, tanto che alcuni critici vedono, in molte sequenze del film, metafore con riferimenti sessuali - che personalmente non ho colto, ma ho solo letto informandomi sul film -. Straordinari sono dunque e il modo di trattare la vicenda e la capacità recitativa del protagonista Peter Sellers, in grado di dare ai tre personaggi che interpreta tutto ciò che veniva richiesto dal ruolo senza mai strafare.

Voto: 10

Partecipano all'Atomic Day anche i seguenti blog

Solaris
Director's cult

A fish-flavoured apple

Commenti

  1. Hai reso un gran omaggio ad uno di quei film per cui la parola capolavoro è doverosa, ottima scelta visto il tema. Resta un film geniale, lo amo alla follia, tutti pensano che Kubrick fosse serioso, ma era dotato di un umorismo tagliente che in questo film si vede tutto, al resto ci pensa Peter Seller, tre volte meraviglioso ;-) Cheers

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  2. Ironico e bellissimo, con un Peter Sellers fuori scala. Bellissima scelta! :)

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  3. In realtà Kubrick, all'inizio, aveva intenzione di girare un film "serio".... poi scrivendo la sceneggiatura si rese conto che la stupidità umana non poteva arrivare al livello di scatenare una guerra nucleare, e quindi virò verso il grottesco realizzando uno dei più grandi capolavori del cinema dell'epoca

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  4. Ahahahah, Alfonso in spedizione punitiva! :-D Scherzi a parte, hai ffrontato un classico come questo alla grande! E' il mio film preferito tra quelli del maestro (sono già passati 18 anni, che perdita!) e mi fa morire proprio per la vasta gamma di stupidità umana riesca a fare danni incredibili. E poi il Dr. Stranamore è forse uno dei personaggi più belli di Peter Sellers, più di Closeau!

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