The Man in the High Castle - Stagione 1

The Man in the High Castle
(serie TV, stagione 1)
Episodi: 10
Creatore: Frank Spotnitz
Rete Americana: Amazon Instant Video
Rete Italiana: Inedita
Cast: Alexa Davalos, Rupert Evans, Luke Kleintank, DJ Qualls, Joel de la Fuente, Cary-Hiroyuki Tagawa, Rufus Sewell
Genere: Drammatico, Ucronia

Tempo fa, nemmeno tanto, vi avevo parlato sia del primo episodio di questa serie prodotta da Amazon Instant Video, sia del romanzo ucronico scritto da Philip K. Dick "La svastica sul sole" - che in originale si chiama proprio come questa serie - che avevo voluto leggere in preparazione alla visione della prima stagione e che, come potrete vedere se cliccherete sul link, mi è piaciuto parecchio, nonostante in alcuni punti si rivelasse decisamente troppo enigmatico. La prima stagione di "The Man in the High Castle" dunque si trova con l'arduo compito di trasporre un romanzo particolarmente amato e soprattutto molto particolare, in quanto fa riferimento anche ad alcuni elementi della cultura giapponese e cinese che magari per noi occidentali non sono proprio facilissimi da digerire. Un compito arduo poi era quello di creare una serie che potesse avere più di una stagione e per la quale sicuramente i fan più legati al romanzo potrebbero storcere il naso per alcune scelte narrative e soprattutto per il fatto che nel finale ci si stacchi in maniera abbastanza netta per aprire ad una seconda stagione che verrà - bene o male - inventata di sana pianta.

Per chi ancora non conoscesse la trama ci troviamo in un mondo in cui la Seconda Guerra Mondiale non è stata vinta dagli americani, ma dai nazisti, che hanno deciso così di spartirsi gli Stati Uniti dividendoseli con il Giappone. All'Italia, anch'essa alleata con tedeschi e giapponesi, sono rimaste solo le briciole, mentre nel mondo dilaga la teoria nazista, gli ebrei sono costretti a nascondersi e si sta configurando una situazione di tensione proprio tra le due fazioni vincitrici del conflitto. In questo contesto assistiamo in maniera praticamente parallela alle storie dei nostri protagonisti che ovviamente si incroceranno nel finale di questa prima stagione in una maniera che non sto troppo a svelarvi.

Giusto per introdurre un po' i tanti personaggi che sono in gioco in questa storia abbiamo Juliana Crain, a cui viene affidata una bobina de "La cavalletta non si alzerà più" - che narra di una realtà in cui sono stati gli americani a vincere la guerra - e con la quale abbiamo la prima differenza, anche se veniale, con il romanzo dato che nel libro "La cavalletta non si alzerà più" è proprio un romanzo - e giuro che su questa differenza venialissima ho letto in giro qualche commento particolarmente incazzato dei fan del romanzo, che io proprio non riesco a capire cosa abbiano da fare nella vita per attaccarsi ad una differenza così poco sostanziale -. Juliana è fidanzata con Frank Frink, di origini ebraiche, che lavora in un negozio di finto antiquariato. Il secondo protagonista della vicenda è Joe Blake, spia nazista infiltratosi nella resistenza americana per conto dell'Obergruppenführer John Smith e sul quale abbiamo la seconda differenza col libro dovuta alla scelta narrativa di rivelare sin dal primo episodio la vera identità di Joe - e su questa già lamentarsi sarebbe stato un po' più sensato, lo avrei capito di più rispetto al fatto che "La cavalletta non si alzerà più" sia un film e non un romanzo -. L'altro protagonista è Nobusuke Tagomi, ufficiale giapponese che lavora a San Francisco, che affida la sua vita all'oracolo cinese de "I Ching" ed è molto preoccupato per la situazione di tensione che si è venuta a creare tra i giapponesi e i tedeschi e per ciò che potrebbe succedere tra i due paesi nel momento in cui Hitler sarà morto.

La narrazione procede fino alla fine senza discostarsi troppo dal romanzo da cui è tratta, forse però a volte in maniera un po' troppo allungata - anche perchè il romanzo è piccolino, rispetto ad una serie di dieci episodi che in totale dura circa dieci ore - e talvolta alcune storie sembrano essere portate avanti in maniera non troppo interessante. Ciò non toglie però che la prima stagione di "The Man in the High Castle" sia costruita in maniera piuttosto solida, con la classe che contraddistingue Amazon Instant Video - non so perchè ma tutte le loro serie a livello di regia e di fotografia mi danno un'idea di "classico" e "patinato" - e con delle sequenze, soprattutto nel finale, piuttosto memorabili, soprattutto per ciò a cui possono aprire in una ipotetica seconda stagione.

Voto: 7,5

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