The Walk (2015)

USA 2015
Titolo Originale: The Walk
Regia: Robert Zemeckis
Sceneggiatura: Robert Zemeckis, Christopher Browne
Cast: Joseph Gordon-Levitt, Ben Kingsley, Charlotte Le Bon, Clément Sibomy, James Badge Dale, César Domboy, Ben Schwartz, Benedict Samuel, Steve Valentine, Vittorio Rossi, Mizinga Mwinga, Sergio Di Zio
Durata: 123 minuti
Genere Drammatico, Biografico

Sono veramente pochi i registi di cui apprezzo praticamente tutti i loro film che ho visto e uno di questi è Robert Zemeckis, famoso principalmente per la trilogia di "Ritorno al futuro" - trilogia tornata alla ribalta proprio nell'ultimo periodo a causa del trentennale e del fatto che ci fosse un intero film ambientato nel 2015 - e per il lavoro fatto con "Forrest Gump" e con Tom Hanks. In realtà però ci sono altri lavori assolutamente apprezzabili firmati dal regista, come ad esempio i suoi due film d'animazione "Polar Express" e "A Christmas Carol", ma anche il più recente "Flight" aveva saputo soddisfarmi alla grande. Con "The Walk" il regista collabora poi con uno dei miei attori preferiti dell'ultimo periodo, quel Joseph Gordon-Levitt che ultimamente si è dato anche alla regia con il suo mezzo gioiellino "Don Jon", ma che nella sua carriera d'attore ha saputo regalarmi performance in film indipendenti di tutto rispetto.

"The Walk" parla dell'impresa di Philippe Petit, funambolo francese trasferitosi nel 1974 a New York per compiere una traversata illegale sulla cima delle Torri Gemelle, senza alcuna misura di sicurezza e con l'aiuto di due complici, tra cui la sua ragazza Annie, interpretata da una brava Charlotte Le Bon - per me è il primo film  che vedo con una sua interpretazione -.Un'impresa sicuramente grandiosa, che nel film viene vista praticamente in tutte le sue fasi: prima ci viene accennata la passione di Philippe per il funambolismo e da cosa sia scaturita, poi abbiamo la folgorazione dovuta alla lettura di un articolo sul completamento delle Torri Gemelle, poi il trasferimento e la preparazione dell'impresa nei minimi dettagli. Un'impresa che dovrà avere a che fare con numerosi e difficoltosissimi ostacoli, ma che non impediranno a Philippe di inseguire quello che è il suo sogno più grande,

Per quel che mi riguarda, uno dei rischi più grossi della pellicola era quello di scadere facilmente nella ruffianeria e nel volersi accattivare in maniera facilotta un pubblico a cui le storie complicate solitamente piacciono - e anche io non mi tiro indietro rispetto a questo tipo di pubblico -. D'altronde anche "Forrest Gump", uno dei lavori meglio riusciti di Zemeckis, è un film molto ruffiano di una ruffianeria comunque ben fatta ed in grado di emozionare il pubblico. "The Walk" non si discosta molto a livello di narrazione da una sorta di capacità di accattivarsi un pubblico che si emozione facilmente, la cosa bella però sta nel fatto che sia il personaggio principale, sia i suoi comprimari e complici, sono ben delineati e soprattutto non sono nè irritanti nè buonisti.

Dal punto di vista recitativo, inoltre, sia la performance di Joseph Gordon-Levitt sia quella di Charlotte Le Bon sono di ottimo livello, aiutate anche da un comprimario di lusso come Ben Kingsley, nei panni di Papa Rudy, che sembra un po' essere il personaggio chiave per la buona riuscita dell'impresa che viene narrata. A dare un valore aggiunto alla pellicola vi è la scelta di affidare la narrazione ad un narratore, lo stesso Joseph Gordon-Levitt nei panni dello stesso Philippe Petit, che è sempre in scena mentre narra la sua impresa e spesso e volentieri rompe la barriera cinematografica parlando direttamente con il pubblico.

Voto: 8

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