MARIO MONICELLI DAY - Amici Miei (1975)


Italia 1975
Titolo Originale: Amici miei
Regia: Mario Monicelli
Sceneggiatura: Pietro Germi, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Tullio Pinelli
Cast: Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noiret, Duilio Del Prete, Adolfo Celi, Bernard Blier, Marisa Traversi, Milena Vukotic, Franca Tamantini, Olga Karlatos, Silvia Dionisio, Angela Goodwin, Maurizio Scattorin, Giorgio Iovine, Mauro Vestri
Durata: 140 minuti
Genere: Commedia

Dopo la giornata celebrativa dedicata a Pier Paolo Pasolini e nella quale io, nella mia totale ignoranza sul regista, avevo deciso di parlare di "Medea" con Maria Callas, ecco che arriva grazie alla solita cricca di blogger cinefili la giornata dedicata a Mario Monicelli, dato che ieri ricorreva il quinto anniversario della sua morte e il 2015 sarebbe stato l'anno del suo centesimo compleanno. La scelta questa volta è ricaduta su un grande - forse addirittura grandissimo - classico della commedia all'italiana come "Amici Miei". Solitamente sono abbastanza restio a parlare dei grandi classici, con molti di questi non mi sento nemmeno in grado di dare un voto, soprattutto se non sono riuscito a comprenderli appieno, ma in questo caso si sta parlando di un film entrato in qualche modo nell'immaginario collettivo: qualsiasi italiano alla parola "commedia" associa quasi sempre Totò e il film "Amici miei", a testimoniare come il film sia entrato, nel corso degli anni, nella testa degli italiani. Quarant'anni sono passati dalla sua uscita e "Amici miei" è ancora un film che viene visto, rivisto, fatto vedere e passato per televisione.

Dal punto di vista strutturale, in realtà, "Amici miei" non sembra essere nulla di così geniale in realtà: i cinque protagonisti Raffaello Mascetti interpretato da Ugo Tognazzi, Rambaldo Melandri interpretato da Gastone Moschin, Giorgio Perozzi interpretato da Philippe Noiret, Guido Necchi interpretato da Duilio Del Prete e Alfeo Sassaroli interpretato da Adolfo Celi sono cinque amici che esorcizzano i loro disagi esistenziali riunendosi per fare scherzi a dei poveri malcapitati in quel di Firenze. In realtà, come ci viene raccontato nella prima parte del film, il gruppo originale è composto da quattro amici di vecchia data, ai quali si aggiungerà il professor Alfeo Sassaroli proprio dopo essere stato vittima e carnefice di un loro scherzo e controscherzo. Nel corso del film ci vengono narrati, nè più nè meno, le loro pensate vissute con la massima spensieratezza in un clima di amicizia e di complicità reciproca.

Mentre da una parte "Amici miei" è una commedia sicuramente divertente, dall'altra la pellicola ha un sottotesto piuttosto amaro, con i personaggi che fanno sì scaturire la risata nello spettatore in maniera sempre spontanea, ma condendo la componente comica con una punta di malinconia, dovuta prevalentemente al periodo storico in cui vivono i nostri protagonisti. I protagonisti vivono una vita che sicuramente non è soddisfacente vuoi dal punto di vista economico, vuoi dal punto di vista del rapporto con la famiglia, vuoi dal punto di vista lavorativo e le loro burle non sono altro che un metodo come un altro per estraniarsi da questa realtà e dimenticarsi dei problemi che li affliggono nella vita. E' l'amicizia tra i quattro - poi cinque - ad unirli in tutte le loro bravate e i personaggi, pur non parlando quasi mai dei loro problemi tra di loro, sembrano spalleggiarsi a vicenda, grazie alla loro conoscenza reciproca.

La scelta di riprendere un grande classico come "Amici miei" per questa giornata è stata dunque azzeccata in quanto uno dei film più rappresentativi del regista, ma soprattutto per il piacere di avere riscoperto un tipo di cinema che non sono solito affrontare con leggerezza. E il cinema di Mario Monicelli è sicuramente un cinema da far scoprire a tutti, un tipo di cinema che sa far divertire, ma sa anche far riflettere sui problemi storici che affliggevano il nostro paese ai tempi.

Voto: 9

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