Kuroko no Basket - Stagione 3

Kuroko no Basket
(anime, stagione 3)
Episodi: 25
Creatore: Tadatoshi Fujimaki, Shunsuke Tada
Rete Giapponese: Mainichi Broadcasting System, Nippon BS Broadcasting, Tokyo Metropolitan Television, Animax
Rete Italiana: Inedita
Personaggi: Tetsuya Kuroko, Taiga Kagami, Riko Aida, Junpei Hyūga, Shun Izuki, Teppei Kiyoshi, Ryōta Kise, Shintarō Midorima, Daiki Aomine, Atsushi Murasakibara, Tatsuya Himuro
Genere: Spokon

Dopo avervi parlato delle prime due stagioni in un post unico, ecco che dedico, alla terza stagione di questo anime che ho particolarmente adorato, un post tutto suo. In realtà la stagione (o forse addirittura tutta la serie?) è finita qualche settimana fa, ma fino ad ora non ho avuto modo di parlarne per tutta una serie di motivi. Questa è un po' la stagione della resa dei conti, quella in cui nonostante un po' tutti sapessero come sarebbe andata a finire si è riusciti a mantenere alta la tensione e ad inserire anche tutta una serie di puntate dedicate interamente alla generazione dei miracoli, su cui è un po' basato tutto l'anime.

Ripeto che, se voleste vedere un anime sul basket fatto bene e anche realistico dovreste dedicarvi a cose come Slam Dunk, questo più che altro sembra una specie di Holly e Benji trasportato alla pallacanestro, in cui ogni protagonista ha una abilità molto particolare che viene quasi vista come un superpotere per tutti i personaggi. Nel vedere le vicende della squadra del Seirin, quella per cui gli spettatori dell'anime fanno il tifo, ci si imbatte proprio nello scontro tra diversi tipi di personaggi che si devono scontrare con diverse abilità e con diversi modi di giocare a pallacanestro. Le partite che vediamo in questa stagione alla fine sono praticamente solo due: quella tra il Seirin e la squadra di Kise, giocatore completo in grado di imitare le mosse degli avversari e farle sue, e la finale tra il Seirin e il Rakusan, la squadra del temibile Akashi, il capitano della generazione dei miracoli, autoritario con i suoi compagni, che lo seguono ciecamente, e spietato con gli avversari.

Mentre la prima partita contro la squadra di Kise è utile fondamentalmente per dare ai protagonisti la consapevolezza di poter vincere il torneo, è la finale il vero fulcro di questa stagione. Lo scontro tra il Seirin, squadra di Kuroko, che fa del gioco di squadra e dei passaggi la sua arma vincente, e Akashi, che invece comanda sui suoi compagni costringendoli a risolvere da soli le proprie questioni sul campo e pronto a giocare da solo quando le cose si fanno complicate. Lo scontro pian piano si trasforma in una battaglia tra una squadra e un gruppo di giocatori distinti, che però non formano una squadra. E' stato un po' come il primo anno in cui LeBron James andò a giocare ai Miami Heat assieme a Bosh e a Wade: in finale ci arrivi in carrozza, ma quando incontri una squadra vera come i Dallas Mavericks di quell'annata poi la finale la perdi.

Interessantissima, come già detto, tutta quella parte di stagione dedicata alla storia della generazione dei miracoli e di come Kuroko, e tutti i suoi ex compagni di squadra, siano diventati quello che sono attualmente. Questi episodi ci fanno ben capire che tra tutti i componenti della squadra delle medie non c'era un vero e proprio rapporto: la vittoria e l'estremo talento dei componenti della squadra li ha portati a sottovalutare la cosa più importante, ovvero il basket e, una volta finite le medie, a dividersi l'uno dall'altro frequentando ognuno un liceo diverso. Non ho ben capito se il finale fosse anche il finale di serie, anche perchè in realtà per come l'anime finisce, mi sembra che sia un po' la chiusura del cerchio e non abbia molto altro da dire: gli avversari sono stati tutti sconfitti uno dopo l'altro, si è scoperto chi è il guardiano che sta davanti alla porta della "Zona nella zona" (un concetto quasi mitologico troppo difficile da spiegare e che capiranno soltanto gli spettatori dell'anime) e tutti i personaggi hanno un nuovo avversario da battere, il Seirin di Kuroko e Kagami.

Voto: 8

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