Interceptor (1979)


Australia 1979
Titolo Originale: Mad Max
Regia: George Miller
Sceneggiatura: James McCausland, George Miller
Cast: Mel Gibson, Joanne Samuel, Hugh Keays-Byrne, Steve Bisley, Tim Burns, Roger Ward, Steve Millichamp
Durata: 93 minuti
Genere: Azione, Fantascienza

La trama in breve: In un Australia distopica, in un futuro comunque non troppo lontano, stanno cominciando a scarseggiare le riserve di energia. Esistono ancora le metropoli e le periferie sono popolate da comunità che vivono relativamente in pace. Le strade però sono in balia di criminali psicopatici, che vivono una lotta continua e durissima contro i pochi tutori della legge ancora rimasti. Tra questi c'è Max Rotackansky, appartenente alla Main Force Patrol, una forza di polizia speciale che si occupa dei crimini più gravi.

Alla fine una decisione l'ho presa: come vi avevo anticipato Giovedì, il giorno dell'uscita di "Mad Max: Fury Road" ero indeciso se recuperarmi l'intera saga, che non avevo mai visto, prima di vedere la nuova pellicola, oppure se guardare il film appena uscito e poi recuperare la saga originale. Siccome, come già in qualche modo saprete, sono un pignolo impressionante, ho preferito optare per la prima opzione, per arrivare ben preparato alla visione del nuovo capitolo/reboot appena uscito. Primo capitolo di una trilogia action australiana uscita nei cinema tra la fine degli anni '70 e la prima metà degli anni '80, il film è diventato presto un cult tra gli appassionati del genere sia per i temi trattati, che sono solo un antipasto rispetto alle altre due pellicole della trilogia, sia per il modo in cui vengono trattati, ma soprattutto perchè rappresenta il secondo film che vede Mel Gibson nel cast, quello che lo ha fatto salire alla ribalta internazionale dandogli grande successo soprattutto di pubblico.

Per quanto riguarda "Interceptor" è l'ambientazione a farla davvero da padrone: ci troviamo in futuro non ben precisato, ma non lontanissimo, in cui la società si sta pian piano sgretolando, con l'ordine civile che pian piano sta per essere distrutto da bande di criminali che devastano le strade. Eppure una certa parvenza di ordine c'è ancora, i poliziotti sono ancora operativo, così come sono presenti delle forze speciali, che si occupano dei casi più gravi, da risolvere anche con la forza. Una di queste è il protagonista Max Rockatansky, che si muove principalmente su auto potenziate che egli talvolta usa anche come armi. Nel finale di questo primo capitolo lo si vede anche a bordo della V8 Interceptor, automobile che dà il titolo al film.

Lo stile registico è più che altro quello che ci si potrebbe aspettare da un film per il quale si sono spese due lire, ma che per un motivo o per l'altro è diventato un cult, tale da essere tuttora il miglior film australiano di sempre a livello di incassi. George Miller, regista dell'intera tetralogia, dà ad Interceptor uno stile che sembra molto vicino a quello dei B-Movie a basso budget, ma questo lo si vede principalmente nei mezzi tecnici utilizzati: la regia, che notoriamente anche senza soldi riesce a dare il meglio di sè se valida, è comunque tirata abbastanza a lucido, avvalendosi di inquadrature che talvolta sono da rimanerci a bocca aperta.

Ciò in cui questo primo capitolo non mi ha convinto particolarmente è nello sviluppo della trama, che però penso vada valutata nell'interezza della trilogia a cui appartiene. "Interceptor" sembra più che altro un lavoro non dico casuale, ma sicuramente dal successo inaspettato, che dal punto di vista della storia non risulta essere sempre curatissimo.Sarà il successo commerciale della seconda pellicola a spianare la strada alla carriera registica di George Miller.

Voto: 7+

Commenti

  1. Più che "non curato" per quel che riguarda la trama io l'ho visto come un tentativo di sondare il terreno, per poi esplodere con forza nel secondo capitolo.
    Comunque, un grandissimo cultone!

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    1. Infatti, ora che ho visto anche il secondo, l'esplosione c'è tutta!

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  2. Anche qui abbiamo il cult.
    Non ancora perfetto ma c'è

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    1. E io l'ho visto ora per la prima volta in vita mia! Probabilmente, dico probabilmente, avevo già visto solamente il terzo...

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  3. A mio parere film più importante che bello, ma molto 'di pancia'. A suo modo, promosso.

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    1. Concordo, promosso ma mi aspettavo meglio. Con il secondo si va verso quel meglio!

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  4. Onestamente l’ho trovato un film molto ‘diretto’, quello era e quello raccontava senza troppi giri di parole ed è stata una qualità che ho apprezzato.

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