BLACK POWER DAY - "Empire - Stagione 1"

Con l'uscita nelle sale cinematografiche di "Selma - La strada per la libertà" appena prima della cerimonia di premiazione degli Oscar e considerato il fatto che il mese di Marzo ricorre l'anniversario proprio della marcia a Selma, il solito gruppetto di blogger di cui sono onoratissimo di fare parte ha deciso di organizzare una giornata dedicata ai film con protagonisti di colore che raccontano la cultura di quel popolo. Non necessariamente concentrandosi sulla questione razziale, ma anche e soprattutto dedicando la giornata ad un attore o ad un film in cui i protagonisti fossero, per la maggior parte, di colore.


Empire
(serie TV, stagione 1)
Episodi: 12
Creatore: Lee Daniels, Danny Strong
Rete Americana: FOX
Rete Italiana: FOX
Cast: Terrence Howard, Taraji P. Henson, Trai Byers, Jussie Smollett, Bryshere Y. Gray, Grace Gealey, Malik Yoba, Kaitlin Doubleday
Genere: Drama, Musicale

La trama in breve: A Lucious Lyon, proprietario della casa discografica Empire, viene diagnosticata la SLA e, in previsione di una morte o una disabilità imminente, l'uomo decide di annunciare ai tre figli che presto ne sceglierà uno come erede del suo impero. A complicare le cose si presenterà però Cookie, ex moglie di Lucious, uscita di galera dopo diciassette anni, a pretendere di riprendersi il suo ruolo nell'azienda.

Per questa rassegna però io, discostandomi dalle scelte cinematografiche degli altri, ho deciso di occuparmi di una serie televisiva. Perchè proprio in questo periodo è andata in onda negli Stati Uniti, ottenendo, meritatamente, un successo immediato ed un rinnovo per una seconda stagione dopo un solo episodio mandato in onda, la prima stagione di "Empire", serie dedicata al mondo della musica hip hop, della quale notoriamente fanno parte una gran maggioranza di esponenti di colore. Qui però il punto di vista è quello di un imprenditore, padre di famiglia, che grazie a dei soldi derivati dallo spaccio di droga in gioventù, ha fondato l'Empire, appunto, una casa discografica fittizia che nella finzione del telefilm è ritenuta essere la più grande dell'intero mondo hip hop.

Se nel panorama delle serie televisive americane, negli ultimi anni, mancava una serie black con i controcazzi, ecco che arriva proprio "Empire" in soccorso alla crisi che ha colpito il genere. E lo ha fatto decisamente nel migliore dei modi, raccontandoci la vita di una famiglia ricca, ricchissima, che si vede costretta, anche attraverso mezzucci molto sporchi, ad affrontare la malattia del capo famiglia (la SLA) e l'eredità da lasciare ai propri figli. Tre figli, uno più diverso degli altri: Hakeem è un rapper classico, sembra quasi essere il prediletto del padre per l'enorme talento che ha nel mondo della musica; Jamal invece è il prediletto della madre, Cookie, mal voluto dal padre a causa della sua omosessualità, che nel mondo della musica sembra esplorare dei sound che puntino più sull'RNB (protagonista tra l'altro di uno dei momenti musicali più belli dell'intera stagione); Andre, il primogenito, è l'unico a non occuparsi di musica e soffre profondamente questa sua mancanza di talento musicale, occupandosi però delle finanze della casa discografica. Ovviamente da non sottovalutare anche il personaggio di Cookie, di ritorno dopo diciassette anni di galera a causa dello stesso spaccio di droga che ha dato vita all'Empire, che, proprio per essersi presa tutte le colpe riguardo ai crimini commessi, vuole una sua parte.

Se la componente principale di "Empire", quella che tiene lo spettatore incollato allo schermo per tutti i quaranta minuti di ogni episodio, è quella degli intrighi familiari, del successo nel mondo della musica e del difficile rapporto che hanno i tre figli con i genitori, ma soprattutto con la rivalità nata tra i tre dall'eredità annunciata da Lucious Lyon a causa della sua malattia, la seconda componente, che è quella che dà il vero tocco in più alla serie, è quella musicale. Tutte le canzoni che sentiamo nel corso dello show sono originali e cantate dagli attori in scena, tra le quali mi sento di segnalare "You're so Beautiful", scritta da Lucious Lyon vent'anni prima dei fatti narrati dalla serie e fatta cantare durante un "White Party" a Jamal, utilizzata come pretesto per fare outing in pubblico. Questa era la scena di cui vi parlavo qualche riga sopra e la canzone l'ho trovata magnifica, sia nella versione etero sia nella versione gay.



Si può dire che la serie punti molto sulle questioni più soappose e un po' più trash, preferendo intrighi e colpi di scena a manetta piuttosto che una costruzione lineare della trama, ma il suo lavoro lo fa dannatamente bene. Motivo per cui anche un non fan della musica hip hop come me (e non fan è un eufemismo) è rimasto estasiato sia dalla sceneggiatura di questa prima stagione, sia dalle musiche, sempre azzeccate e ben eseguite.

Voto: 7,5

Partecipano alla rassegna anche i seguenti blog!


Non C'è Paragone

Commenti

  1. No... non dovete darmi nuove serie tv da seguire... ne va della mia sanità mentale!

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    1. Molla Pretty Little Liars e fatti una siringa di Empire. Ne gioverà la tua salute mentale...

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  2. Hmmm no, mi manca. Ma a Danny Strong ho sempre voluto bene, quindi segno :)

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  3. Una bomba sotto tutti gli aspetti!
    Io sto già aspettando la seconda stagione...

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    1. Anche io. DOvrò avere il tempo per vederla però... eheheh

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  4. Appena finisco di recuperare Homeland, Downton Abbey e Ray Donovan, Empire me la guardo proprio volentieri.

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    1. Seguo solo Homeland di quelle che hai detto e mi mancano una decina di puntate da recuperare...

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  5. Anche la mia lista è eterna (contando anche che è popolata non solo da telefilm ma anche da anime e cartoon) ma un posticino si trova sempre al suo interno ^^

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  6. Io le serie tv le ho abbandonate, ma questa mi sa di figata all'ennesima potenza!

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  7. Affanculo 'sta merda per negrofili, ormai hanno rotto i coglioni!

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