Transcendence (2014)

USA, Regno Unito 2014
Titolo Originale: Transcendence
Regia: Wally Pfister
Sceneggiatura: Jack Paglen
Cast: Johnny Depp, Rebecca Hall, Paul Bettany, Morgan Freeman, Cillian Murphy, Kate Mara, Cole Hauser, Clifton Collins Jr., Josh Stewart, Wallace Langham, Lukas Haas
Durata: 110 minuti
Genere: Fantascienza

La trama in breve: Will Caster è un ricercatore nel campo dell'intelligenza artificiale, che lavora alla creazione di una macchina che combini l'intelligenza cognitiva di tutto il pianeta con le emozioni umane. Quando viene assassinato da dei terroristi anti-tecnologici, la moglie Evelyn decide di caricare il suo cervello in un computer, collegandolo poi alla rete per permettergli di comunicare.

Nella lunga storia del cinema da sempre si assiste all'esplosione di attori, anche relativamente in tarda età: mentre molto spesso quando uno o una hanno talento lì si viede già recitare in pellicole ottime già intorno ai 17/18 anni, qualcuno esplode più tardi, diventando comunque uno dei migliori al mondo. E' ad esempio il caso di Matthew McConaughey o di Jessica Chastain, che ha recitato nel suo primo film a 31 anni, ma che ha dato le migliori prove di sè intorno ai 34/35. Poi ci sono quegli attori che dopo una carriera ottima iniziano ad andare in totale declino, alcuni sbagliando le pellicole in cui recitare, altri accettando qualsiasi ruolo solo per guadagnarsi una pagnotta in più. Un esempio lampante è il Robert De Niro degli ultimi tre o quattro anni, eccezion fatta per il suo ruolo in "Il lato positivo" e in "Red Lights", unici ruoli di cui ricordarsi per davvero.

Poi c'è Johnny Depp. Lui tempo fa era uno dei miei idoli assoluti. Se in cima alla lista di gradimento degli attori c'erano Jack Nicholson e Al Pacino, tra quelli un po' più giovani in cima c'è sempre stato Johnny Depp. Semplicemente perchè la sua abilità recitativa era in grado di cambiare letteralmente un film: cagatine come la saga de "I Pirati dei Caraibi" diventavano dunque qualcosa di guardabile anche solo per la sua presenza. Ed anche la sua piccola parte in "Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il Diavolo" è una delle meglio riuscite in tutto il film. Poi arrivò "Alice in Wonderland", quell'obbrobrio di "Alice in Wonderland". Da lì la sua carriera la si può considerare totalmente affossata. Da quel film in poi Johnny Depp non è più riuscito a scegliere un film giusto in cui recitare e, soprattutto, è diventato letteralmente l'ombra di se stesso.

"Transcendence" è decisamente l'ultimo in ordine cronologico dei suoi film sbagliati. Qui lui interpreta, per farla brevissima, un computer. O meglio, il cervello di un uomo collegato ad un computer. Voi penserete che questo tipo di trama potrebbe essere interessantissimo, ebbene, l'ho pensato anche io. Eppure se prima con Johnny Depp mi fiondavo in sala per vedere un suo film, ora mi sono stufato dei suoi continui fallimenti, motivo per cui ho aspettato giusto quei tre o quattro mesi prima di guardarmelo. Perchè sì, un po' me lo aspettavo che sarebbe stato un altro flop totale. Dunque la trama all'inizio pare essere interessante e potrebbe anche esserlo se dopo circa un quarto d'ora di film non si perdesse totalmente. E un quarto d'ora di film è troppo troppo poco!

Da lì in poi il film diventa spocchioso, borioso, quasi autocelebrativo quando poi da autocelebrare non c'è proprio niente. La pellicola ha la presunzione di voler mandare un messaggio all'umanità sulla pericolosità dell'uso che facciamo dei computer e sulla pericolosità di un'eventuale uso delle coscienze cibernetiche in futuro. Messaggio che però non arriva e non arriverà mai, perchè lo spettatore medio si addormenta dopo quaranta minuti o giù di lì. Messaggio che non sarebbe comunque arrivato perchè il film è come uno di quei bulletti presuntuosi che minaccia gente a destra e a manca e che quando trova la persona sbagliata da minacciare viene, giustamente, pestato a sangue. Questo film, parla, parla e parla, ma alla fine non dice niente e non conclude niente. Mi spiace solo per Johnny Depp, che spero che un giorno o l'altro riesca a ripigliarsi un po'!

Voto: 4

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