Oldboy (2013)

USA 2013
Titolo Originale: Oldboy
Regia: Spike Lee
Sceneggiatura: Mark Protosevich
Cast: Josh Brolin, Sharlto Copley, Elizabeth Olsen, Samuel L. Jackson, Richard Portnow, Michael Imperioli, Lance Reddick, Rami Malek, Max Casella, Elvis Nolasco, James Ransone, Hannah Ware, Caitlin Dulany, Linda Emond, Grey Damon
Durata: 104 minuti
Genere: Drammatico, Thriller

La trama in breve: Joe Doucett è un agente pubblicitario che, improvvisamente, viene rapito e tenuto prigioniero nella stessa stanza per 20 anni. Misteriosamente liberato, decide di indagare su chi lo ha tenuto segregato per tutto quel tempo.

Avevo curiosità enorme per questo remake del capolavoro di Park Chan-wook girato da Spike Lee. Curiosità fondamentalmente per come il regista americano avrebbe trasportato una storia Orientale, nella quale spicca moltissimo l'ambiente culturale in cui i personaggi vivono, nel mondo Occidentale, con tutti gli adattamenti del caso, soprattutto su tutte quelle cose che noi occidentali facciamo un po' fatica ad accettare, ma che nel film originale sono spiattellate belle belle lì davanti senza che qualcuno si preoccupi di buonismi o pietismi vari.

Nel periodo in cui uscì questo film mi sono anche recuperato l'originale per poter avere una visione un po' più completa dell'intera faccenda e già quando lo vidi pensai praticamente subito che il remake non sarebbe mai e poi mai stato all'altezza della storia originale, ma che forse la mano di Spike Lee si sarebbe fatta un po' sentire, magari anche in modo positivo. Fondamentalmente perchè l'Oldboy originale è un capolavoro quasi inarrivabile, difficile da imitare e probabilmente anche impossibile da occidentalizzare.

Posso dire che, non fosse esistito mai l'originale, l'Oldboy di Spike Lee sarebbe un film carino, mentre con l'ovvio confronto con il coreano perde una cosa come 6-0 6-0 in una partita di tennis. Diciamo che non sono le interpretazioni dei protagonisti a fare del male a questa pellicola: Josh Brolin è calato molto bene nella parte ed è forse quello che riesce di più ad immedesimarsi, anche e soprattutto dal punto di vista emozionale. Elizabeth Olsen continuo ad apprezzarla molto ed anche in questo ruolo riesce a dare del suo all'interpretazione.

La trama è anche abbastanza fedele, pur mancando quasi completamente la componente emozionale che nell'originale, più della cattiveria e di tutto il resto, era il vero e proprio punto di forza, non cambia quasi nulla tranne che nel finale, momento in cui praticamente si perde tutto il senso che aveva il film precedente, con una scelta di come spiegare tutta la vicenda che secondo me alla fine è abbastanza discutibile (perchè inseriscono una componente dell'originale cambiandone un'altra e facendo praticamente perdere senso ad entrambe). Spike Lee, ci hai provato e te ne va dato atto. Non ce la potevi fare però...

Voto: 5,5

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