Fargo (1996)

USA 1996
Titolo Originale: Fargo
Regia: Joel Coen
Sceneggiatura: Joel Coen, Ethan Coen
Cast: Frances McDormand, William H. Macy, Steve Buscemi, Peter Stormare, Kristin Rudrüd, Harve Presnell, Tony Denman, Gary Houston, Sally Wingert, Kurt Schweickhardt, Larissa Kokernot, Melissa Peterman, Steve Reevis, Warren Keith, Bain Boehlke, Larry Brandenburg, James Gaulke, Cliff Rakerd, J. Todd Anderson, Michelle Suzanne LeDoux, John Carroll Lynch, Bruce Bohne, Steve Park
Durata: 93 minuti
Genere: Drammatico, Noir

La trama in breve: Jerry Lundegaard è un venditore di automobili con diversi problemi economici. Per rimediare un po' di soldi decide, con l'aiuto di due complici, di inscenare il rapimento di sua moglie, in modo da costringere il suocero a pagare il riscatto.

Negli ultimi anni, complici alcune visioni decisamente illuminanti, ho sviluppato una certa sorta di "fanatismo" verso i fratelli Coen, soprattutto dopo la visione del divertentissimo e drammaticissimo "A Serious Man", tanto da convincermi, pian piano, a recuperarmi molti dei loro film. Devo dire che il recupero sta procedendo abbastanza a rilento, qualcuno lo avevo già visto ma non ne ho mai parlato nel blog, ma penso che pian piano riuscirò a farlo, in ordine rigorosamente non cronologico ma in base alle mie voglie.

Questo è uno di quei film che vidi molti anni fa, ma che, per un motivo o per l'altro, non riuscivo a ricordare bene come la storia fosse sviluppata e tutti i risvolti cui essa portava. Diciamo che molto spesso i fratelli Coen ci hanno abituato a narrare storie di gente che si improvvisa in determinati ruoli nella vita, ma, per un motivo o per l'altro, sono destinati a fallire miseramente. Ed è proprio così che fa il protagonista di questa storia: si improvvisa criminale organizzando un improbabile sequestro per poi finire letteralmente divorato dagli eventi. Interpretato da un buonissimo William H. Macy, ora impegnato da tre anni sul set della serie TV  Shameless.

Altra cosa che i Coen ci propongono spesso nei loro film è il fatto di raccontare una storia senza dare particolari risposte alle azioni compiute dai protagonisti. In questo film assistiamo ad una serie di eventi apparentemente senza senso logico senza che gli sceneggiatori si preoccupino di spiegare il motivo delle azioni dei protagonisti. L'unica cosa che viene spiegata qui è il punto di partenza: Jerry ha bisogno di soldi. Viene spiegato come li vuole ottenere, ma vi è tutta una serie di azioni nel mezzo (che poi porteranno il tutto al disastro e all'assurdo del finale) che non vengono particolarmente spiegate. Alcune di esse sono addirittura inspiegabili tramite ragionamento logico. 

Da segnalare sopra tutte le performance dei due rapitori Carl e Gaear, interpretati rispettivamente da uno Steve Buscemi dal glorioso passato cinematografico, già visto nel capolavoro di Tim Burton "Big Fish" e ora impegnato sul set della serie TV "Boardwalk Empire", e da Peter Stormare, idolo personale per il suo ruolo nella prima e nella seconda stagione di "Prison Break", in cui vestiva i panni del mafioso John Abruzzi (probabilmente uno dei miei personaggi preferiti di tutte le serie TV che abbia mai visto).

Voto: 7,5

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