Spartacus - La vendetta è compiuta

E' finita venerdì scorso la seconda stagione di Spartacus e l'unica cosa che si può dire è: la vendetta è compiuta, ma Spartaco non vuole fermarsi, Roma deve continuare a tremare. E nell'ultima puntata è successo veramente di tutto, tutto quanto non era successo nella prima, ma era stato ampiamente preannunciato, e tutto quello che non è stato fatto succedere nelle prime nove puntate di questa seconda stagione. Qui trovate il mio commento sulla prima puntata, ma ora analizziamo come è andata e come è evoluta questa seconda stagione. Ovviamente, se non avete visto la serie ma avete intenzione di farlo, sappiate che se proseguite ci sarà dello spoiler, quindi non andate oltre.


Allora eravamo partiti nelle prime puntate con Spartaco e la sua armata di schiavi che cercavano un luogo sicuro dove proseguire la loro battaglia contro Roma in clandestinità. L'orda era anche alle prese con le inevitabili lotte interne che si venivano a creare tra le diverse personalità e, soprattutto, tra le diverse culture. Intanto ai personaggi già noti di Glabro (principale rivale di Spartaco), Ilizia e Lucrezia, a combattere i ribelli si sono aggiunti Seppio, la sorella Seppia e Varinio. Ashur assume un ruolo importante quando si allea con Glabro nella ricerca degli schiavi, fiducioso nell'ottenere il ludus che prima era di Batiato e di entrare nelle grazie di Lucrezia.



Già all'inizio avevo preannunciato che molto probabilmente mi sarebbero mancati i combattimenti nell'arena, che potevano far assimilare la serie a un nuovo "Il Gladiatore" (con le dovute proporzioni) con la grafica di "300". Ma, proprio in questa seconda stagione, le similitudini con "300", per quanto riguarda lo svolgimento dei combattimenti, la grinta dei combattenti e, come già detto, la grafica, si sprecano. Purtroppo però la serie si è trascinata abbastanza stancamente fino alla quinta puntata, in cui non si avevano sviluppi significativi nella trama e Spartaco e i suoi sembravano non fare alcun passo in avanti. Gli intrighi orditi dai potenti invece non sembrano funzionare in maniera convincente.


Una grossa ripresa nella serie è arrivata con l'aggregamento di Gannico tra i ribelli. Lo "conosciamo" di nuovo come sfidante di Enomao e Crisso durante un combattimento nell'arena nel quale i due erano stati condannati a morte e nel quale si assiste ad una delle scene più spettacolari dell'intera serie. L'arena viene incendiata e distrutta, i gladiatori vengono salvati e Gannico si unisce al gruppo.


Successivamente gli schiavi si spostano verso il Vesuvio e sono costretti a ripiegare contro l'esercito romano, rifugiandosi su una delle sue cime. E tra intrighi "a corte", quando il gruppo sembra sfaldarsi, arriva il momento della battaglia finale. Una carneficina. Abbandoniamo e perdiamo moltissimi personaggi e nella terza serie vedremo molti, moltissimi personaggi nuovi. Si, perchè... è un po' difficile da dire... ma... i romani protagonisti della serie sono morti TUTTI. Tra gli schiavi perdiamo solo Enomao e Mira, mentre nelle fila dei romani abbiamo perso... TUTTI: Glabro, Lucrezia, Ilizia, Seppia, Seppio, Varinio, Ashur. TUTTI.


Liam McIntyre all'inizio non mi convinceva molto come nuovo Spartaco, ma con l'ingresso in scena di Dustin Clare, un amatissimo Gannico, a fargli da spalla, la serie si è ripresa proprio alla grande. Ora attendiamo una terza stagione in cui i nostri schiavi dovranno prepararsi ad affrontare un vero esercito, che ormai sarà preparato alla minaccia che costituiscono i ribelli.


Ricordo ancora ai miei lettori che a breve verrà pubblicata una classifica delle migliori serie tv della stagione. A voi il verdetto su Spartacus, in base a quello che ho scritto.

Commenti

  1. Io, personalmente, sto aspettando il 16 Maggio per vederlo in italiano su SKY in HD!

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  2. Allora spero tu non abbia letto bene l'articolo, visto che io l'ho seguita in inglese ed è spoilerosissimo!!!

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